
L'Accoglienza al tempo del coronavirus
Stiamo vivendo una situazione eccezionale, un evento inaspettato ci ha colto di sorpresa, completamente impreparati, totalmente disarmati.
E’ comunque un virus influenzale, uno dei tanti che ogni inverno mettono ko per qualche giorno lavoratori, studenti, bambini….. commentavamo tra colleghi, scherzandoci sopra!
E’ abbiamo cercato di continuare a crederlo, aggrappandoci a una lieve speranza, anche quando le notizie dalle aree del nord Italia diventavano più serie e ci chiamavano al cambiamento delle nostre abitudini.
Dal distanziamento sociale, un grande sforzo per noi italiani, alla chiusura delle scuole, prima volta nella storia della nostra Repubblica, all’invito di “stare a casa”, alle lunghe file, rispettando la distanza di sicurezza di 1 metro, davanti ai supermercati, fino alla chiusura delle attività produttive e lavorative.
Proteggere i nostri ospiti, è questa ora la priorità della Cooperativa Rifredi Insieme, perché l’accoglienza non si ferma, non si può fermare!
Tutti all’opera. Accompagnati dalla Direzione, sempre vigile e presente, le “case” si riorganizzano:
il lavoro diventa molto più faticoso, occorre seguire alla lettera le disposizione della Società della Salute, usare le introvabili mascherine, ingegnarsi per cucirle con il fai da te, mettere i guanti, mantenere le distanze sociali, individuare nuovi percorsi “sicuri” per le forniture, ridefinire le attività degli ospiti, spiegare ai più giovani così come ai più anziani le nuove regole, tenere lontano dai cari i parenti……..
sempre con il sorriso, pur nascosto dalla ormai insostituibile mascherina, non conoscendo stanchezza e soprattutto nascondendo la paura anche se questa è presente!
E i risultati ci sono: gli ospiti stanno tutti bene!
i ragazzi trovano il modo di rimanere impegnati
… gli anziani svolgono le loro attività un po’ più lontani l’uno dall’altro, quelli che erano abituati a tenersi per mano si cercano con lo sguardo e si trovano con lo stesso calore di prima.
“icchè t’aspetti allora, daccele, che problema c’è!”, quando l’operatore spiega agli anziani che anche loro dovranno portare la mascherina.
“Ci si abitua a tutto”, fa eco un altro nonno.
La loro saggezza e la loro voglia di collaborare è confortante.
GRAZIE A CHI E' IMPEGNATO IN PRIMA LINEA NELL'ACCOGLIENZA!